“Ti chiamerò papà” è uno splendido libro di Can Ran e illustrato con grande originalità da Ma Daishu edito da Rizzoli che parla di parole e di Paternità.
Il titolo originale è “旅伴”, traducibile come compagno o compagni di viaggio, forse meno esplicito del contenuto rispetto al titolo in italiano.
“Tanto tempo fa, un uomo incontrò un bambino sul suo cammino. I due avevano già fatto molta strada da soli, e decisero di diventare COMPAGNI DI VIAGGIO.”
Così inizia questo libro che in poche pagine estremamente poetiche e oniriche condensa messaggi di grande importanza.
L’uomo è in cerca di tesori, oro e cose luccicanti, e non sembra fare molta attenzione al suo piccolo compagno di viaggio. E’ un cammino silenzioso perlopiù, e solo qualche volta l’uomo dice qualche parola. Intanto anche il bambino inizia una raccolta segreta. I due col tempo imparano a conoscersi (e forse a volersi bene) e continuano sempre a camminare. A volte si danno la mano.
Una notte terribili briganti li attaccano, dentro la valigia dell’uomo trovano però cose luccicanti e senza valore. prendono allora anche lo zainetto del bambino, qui invece vi sono le parole che l’uomo inconsapevolmente aveva insegnato al bambino. In quei bigliettini, pieni di meraviglia e stupore, vi è descritta la poeticità del mondo e la bellezza del trovare un Papà.
In un foglietto rimasto sul fondo dello zaino il bambino ha anche scritto il nome che vuole dare al suo grande compagno di avventure, ed è davvero un nome splendido, il più bello.
“Ti chiamerò papà” è una lettura imperdibile per chi vuole stupirsi e per chi ama le parole belle. Un libro da leggere a voce bassa, quasi sussurrando.
“旅伴”, Can Ran e Ma Daishu, “Ti chiamerò papà”, traduzione di Simona Gallo, Rizzoli, 2018
Scrivi commento